mercoledì 19 dicembre 2007

sono uno. sono tre.

sentivo.
pensavo.
agivo.

davanti a me, un uomo d'aria, mio figlio AnemoS.
sopra di me, un uomo di luce. mio figlio KultuS.
alla mia destra, un uomo di terra. mio figlio MioS.

curati di ciò che vuoi e ignora ciò che hanno gli altri <- disse AnemoS
cerca la perfezione è già la perfezione <- disse KultuS
godi di ciò che hai e lotta per ciò che vuoi <- disse MioS

tutto qui?
per questo sono così leggero.
per questo non lascio impronte quando mi sposto.
sono uno. sono tre. sono tutto.

altre volte ho visto gente stremata
cieca dolorante violenta aggressiva
diteglielo figli, ditelo anche a loro
che è così vicina la felicità

SARA' FATTO, PADRE

martedì 11 dicembre 2007

sorge un uomo nuovo

sterminato mare di fango e argilla
rib(lob)olliva e ansimava(unf) e rimestava(blb)
in miliardi di punti si staccava
si plasmava si
si dava forma si
si scolpiva e(giuuu) si perdeva(aaa)
a volte una mano(5dita) a volte una gamba(muskkoli)
e poi giù(uuu)
di nuovo solo fango e argilla
e (shh)ilenzio
e quando riusciva a sollevarsi e a camminare
enorme
guardava imperioso a terra e dominava
immenso
così in alto da sembrare il cielo
più del cielo
ogni passo poderoso e grazioso
una musica

vigile orrenda e s($$$)educente
giungeva implacabile
mi-sch(hhh)iava il fango appena nato
con feci, denaro e a(rgg)vidità
e ancora $$$oldi, avidità e mmmerda
e tutto tornava come prima
(shh)ilenzio
rib(lob)olliva e ansimava(unf) e rimestava(blb)

piange(sob) ora la putrida guardiana(sgh)
perchè un uomo nuovo gli è s(wish)fuggito
- consolati: è uno solo
stridolurlo
- zitto servo! non capisci, è contagioso
piange(sob) ora la putrida guardiana(sgh)
l'uomo nuovo la guarda »–di–rit–to–> negli occhi
lei piang(uee)e
e ha pau(brr)ra