martedì 20 maggio 2008

la guardiana

chi è quella marcescentesignoravecchia che vigila i *ronf*dormienti*ronf*?
lei è la GuarDiana(!bleach!)
GuarDiana(!bleach!)? e a cosa fa la guardia!a-aattenti!, esattamente...
vigila che i *ronf*dormienti*ronf* continuino a *ronf*dormire*ronf*, impedisce il risveglio dell'maestosouomoimperioso nuovoglorioso
è disgustosa(!bleach!)! inf-forrinfrme, argghorrenda, vagamente->pe.sona, come può una vecchia così oargghrrenda riusciremacomefa? in un compito così impegnativostronza?
lei sa come *ronf*$$$tentare*ronf*$$$ i *ronf*dormienti*ronf*
e come?
con sogni d'$$$oro$$$, con sssshilenzi d'$$$oro$$$ e paroleblabla d'argento, con il tictactempo è $$$denaro$$$
promesse di gloriasuccessocarrierafuturofuturofuturopromesse
il tictactempo è $$$denaro$$$?
si. 1h=10€ -> 2h = 20€ -> 1annnnno=tanti€ -> 1vita=1funerale(amenmorto)
e i *ronf*dormienti*ronf* ci sissiiiississsiiiiicredono...
i *ronf*dormienti*ronf* *ronf*dormono*ronf*
la vedo crescereeee
riboblobborlbrolboblllire
escrescenze compaiono borbottano bolleggiano cascano e crescono
delle sue ->menzogne<- si famenutremangia
ma di cosa è materialefattacos'é?
$$$oro$$$, $$$oro$$$, $$$argento$$$ e $$$denaro$$$
è fatta di (000=0*0=0+++000=zero)?
prezzocosta tutto e vale nullavalore
ma cresce senza nutrirsi, come può generarsi dal nulla altro nulla
succede per $%$%$interesse$%$%$
semplice e (com)posto, t'asso e montante: ma non si potrebbe farne a-men-o?
si

lunedì 12 maggio 2008

netfuturismo ITALIANO

nessun nazionalismo, nessun patriottismo.
è solo questione di capirsi.
sono stato alla fondacion juan mirò a barcellona.
espongono la storia della vita artistica di mirò.
mi piace, non mi piace... non voglio farne questione.
sono rimasto colpito da adulti, coppie, famiglie, scolaresche
bambini che si destreggiavano tra uova su cassette o
righe disegnate su fondo bianco, silenziosi, ammirati
reverenziali, attenti, impegnati, adoranti.
mi son concesso un piccolo scherzo nel fissare con
appassionato interesse il pulsante di allarme
antincendio sperando di destare giusto scalpore
ma non sorpreso di passare così inosservato
banali riflessioni: può essere che tutto, proprio tutto,
di ciò che mirò ha fatto ed esposto piacesse a tutti
proprio a tutti?
perché ovunque vedevo gente ammirata, interessata
in religioso silenzio?
e da qui la prima riga di questo post:
il passatismo è trasversale!

ma noi accettiamo i nostri limiti
non pretendiamo di capire il popolo spagnolo (catalano)
non pretendiamo di offrire loro una soluzione
già essere italiani ci accumuna così blandemente
così tante differenze,
le stesse che ci sono tra i fratelli
caratteri diversi, stesso sangue
ci accontentiamo di essere netfuturisti italiani
ma sappiamo, cugini spagnoli, che il passatismo è una malattia
diffusa e contagiosa e sappiamo, cugini europei, che ogni
paese dovrà trovarsi il suo netfuturismo
uguali negli obiettivi
diversi nei modi

lunedì 5 maggio 2008

la sfida

non è stato difficile per noi netfuturisti assemblare il pensiero netfuturista.
era lì.
è bastato guardarlo negli occhi, non mentire e pensare pensare pensare pens
ma non abbiamo dovuto essere geni per questo.
era lì.
a volte sento il commento siete 'vecchi 'desueti 'banali 'passatisti.
non lo siamo noi. lo è la verità.
è vera da sempre.
noi l'abbiamo solo colta.
era lì.
noi non siamo geni. non per questo.
chi guarda in faccia la verità, la realtà, lo stato delle cose dice questo è un sogno, una favola, un utopia.
la realerealtà è ben diversa.
ecco la nostra prima genialità. non sta nell'intelligenza, ma nel coraggio, l'ardore, la passione, la forza e la curiosità di progettare e costruire un mondo fatto ad immagine e somiglianza della verità, del pensiero netfuturista e sputare sul sonnecchiante parlottare degli zombi che ripetono 'sono favole, la realtà è ben diversa'
il nostro secondo essere geniali è la costanza. ma questo non è un merito. facciamo quello facciamo, diciamo quello che diciamo e pensiamo quello che pensiamo non per scelta o per conquista, ma perché questo è quello che siamo: fulmini netfuturisti.
ma la vera sfida, il nostro sudore, il nostro patire, il nostro vero martirio è
trovare il linguaggio per parlare con i morti.
trovare il fiato, la nota, la frequenza giusta per risvegliare l'uomo nuovo.
trovare la strada del tempo e condurre questo presente passatista all'ultimo tra i secoli.
è questo il nostro assillo, che non ci fa dormire e ci corrode, accresce la nostra passione e non ci permetterà né di arrenderci, né di fallire.

musica per musica per treequattordici

se il mondo fosse una persona, l’africa sarebbe il corpobraccio, l’asia il cuoreanima e l’europa il cervellomente.

africa → istinto
asia → sintesi
europa → analisi

è un bene? è un male? è!

sapere i propri limiti e come poterli superare è un bene. questo si.

io sono europeo. io sono italiano. sono stato cresciuto così, un po’ dall’italia, ma un po’ anche dalle mie cellule che sono europee/italiane anche loro.

ragiono su tutto. se non capisco una cosa, quella cosa non esiste. perfetto per la scienza. limitato per l’arte. eppure tutta la nostra arte è fatta di chip e radici quadrate con lo spigolo. la danza classica ha dato il nome ad ogni passo che deve essere fatto così, altrimenti non è QUEL passo. la pittura ha delle tecniche che altrimenti sennò non è pittura. ma la musica? la musica è matematica! si misura, si divide per quattro e moltiplica per sedici. le note si sommano e si sottraggono e il risultato (scritto a rovescio in fondo pagina per il canone inverso) si calcola secondo un testo di armonia e uno di ritmo. ritmo significa che si può dividere per due o per tre, armonia che si può esprimere secondo matrici intere. matematico, no? e il nostro strumento per eccellenza? il pianoforte. santo, eterno, indistruttibile. ha le note tutte in fila, come soldati bianchi e neri sull’attenti pronti a rispondere ad ordini precisi. una nota stonata è un ammutinamento e va punito con un’accordatura repentina e selvaggia: ritorna in fila, tu! insubordinato!

maccerto che va bene! va bene anche a me che sono europeo da quando ero spermatozoo. figurati che, non soddisfatto, ho inventato una teoria per la forma d’onda, ho inventato un computer per ascoltarla, scomporla, studiarla e riprodurla. e ora non solo ho una teoria per le note, ma ne ho una per il suono e anche per il rumore. grazie al mio essere cervellomente, ho potere praticamente su tutta la musica/suono/rumore. ma non devo dimenticare che forse dovrei prendere un po’ di cuore a prestito, perché tutte queste armi e tutta questa mia conoscenza ancora la uso solo per riprodurre il suono del pianoforte, per mettere in colonna delle note e in fila delle matrici. ho tutto, ma non uso niente.

perdonate la timidezza.