martedì 10 giugno 2008

è l'oggetto non l'idea

è la reazione, non l'azione.
una rivoluzione in cui chi ora è capace di vendere per milioni degli oggetti, dovrà in seguito adattarsi e capire che non è l'oggetto, ma il pensiero che ha portato all'oggetto e il pensiero che l'oggetto porterà, che conta davvero.
una rivoluzione così con quali armi si dovrà fare? quanti soldati e bombe atomiche per distruggere un pensiero così profondamente radicato, opportunista, gretto e corrotto.
ma l'uomo moderno anche al pensiero è riuscito a dare un prezzo. lo vende.
e se lo pensi anche tu, gratis, sei perseguibile per legge. sei un criminale.
un giorno farò una mostra. ci troverai opere d'arte. creazioni frutto di un pensiero.
saranno la condensazione di un pensiero.
io voglio essere a quella mostra, guardarti guardare, sentirti pensare e ascoltarti parlare.
in quella mostra tu sarai la mostra e io lo spettatore. le opere d'arte solo una scusa.
quando la mostra sarà finita, resta per l'ultimo giorno perché distruggerò tutto.
valesse...
senti quant'é radicato il pensiero passatista in te?
pensi 'oh, no: tutto quel ben di dio. è uno spreco, quanti soldi ci si sarebbero potuti fare...'
nahh
ciò che dovevano fare l'han fatto durante la mostra, dopo non servono più.
l'ultima cosa che gli rimane da fare è direURLARESTRILLARE
al gallerista con la bava alla bocca
al critico con la penna danarata
al collezionista con il libretto degli assegni
e a te, che nella tua umile sincerità, pensi che siano tutti
una manica di stronzi, ma non hai il coraggio di dirlo per non fare la figura dell'idiota
bruciate nella vostra ingordigia, bruciate nella vostra falsità, bruciate nella vostra idiozia
se fosse solo che affogate voi stessi in un mare di merda e soldi
ma trascinandovi dietro la genialità, la libertà del pensiero, la creatività e la passione
meritate mille maledizioni e di veder distrutto ciò tanto avreste sperato
di poter comprare/vendere/spendere/guadagnare
genionelcreare
genioneldistruggere

giovedì 5 giugno 2008

estetica net.futurista

parlo di donne. ne parlo da uomo.
liberamente rifletto.
i canoni estetici sono la trasposizione visiva di risposte ad esigenze psicologiche, sociali, sessuali.
notavo che in civiltà povere (la stessa italia del dopoguerra) la donna va abbondante (come immagine di salute, fertilità, ricchezza) in civiltà benestanti, l'immagine della donna grassa comunica disinteresse, pigrizia, lassismo, accidia. è disgustosa e da evitare.
il terzo millennio porta sullo schermo e nel nostro mesencefalo prodotti alternati tra dolci golosi senza zucchero né grassi (???), e miracolosi prodotti che fanno dimagrire senza fatica (?????????).
e la donna ha nuove armi per NASCONDERE la sua accidia: maschere e colori con cui coprirsi la faccia, funi e tiranti per contrastare la gravità, silicone e botulino per correggere ciò che la rende unicadiversa: il coraggio di essere quello che è!
in quelli che chiamano centri estetici c'è tutto tranne l'estetica: gente che fa al posto tuo, prodotti che fanno al posto tuo e trattamenti che fanno al posto tuo. tu non devi fare nulla: solo pagare!
ma OGGI cosa voglio leggere nel corpo e nel viso di una donna, cosa mi accende i sensi, mi provoca e mi fa eccitare in maniera incontrollata?
non parlo di lei (non la conosco, non so chi è) parlo di ciò che è! parlo di ciò che leggo nel suo sguardo: forza e determinazione. parlo di ciò che leggo nel suo corpo: grazia ed eleganza. tutte quelle virtù che cercheresti in una donna con cui vorresti condividere la vita. non proprio tutte, ora le elenco:
(1) non necessariamente bella, ma curata. chi si prende cura di sé si piace, si stima. chi non ama sé stesso, non può amare un'altra persona, chi si prende cura di sé si prende cura anche di ciò che ama. il trucco, il vestito, la pettinatura personalizza, esalta, ma non nasconde. la bellezza non è una cosa che si è, è una cosa che si ha. la bellezza net.futurista si vede nei muscoli e nella scelta sapiente dell'abbigliamento, trucco e pettinatura.
(2) non necessariamente geniale, ma curiosa. qualunque cosa sappia oggi, che sia tanto o poco, se domani è lo stesso, sarà comunque poco. se ogni giorno si impegna, impara, cerca, ragiona, riflette, discute, ogni giorno migliora e presto il suo sapere diventerà infinito. e il peggio è che se tu cresci e lei no, presto non ci sarà nulla a tenervi uniti. l'intelligenza non è una cosa che si è, è una cosa che si ha. la genialità net.futurista si vede nei movimenti e nei discorsi.
(3) non necessariamente santa, ma felina. per vivere fianco a fianco con gli zombi, in questo mondo, in questa società c'é un modo facile (fare come loro), uno difficile (combatterli con le loro armi) e uno impossibile (combatterli con le proprie armi). solo un'animotigre può farcela. solo chi non si arrende e non accetta compromessi. la lotta è durissima, audace, lunga e richiede sforzo, fatica e dolore. ma è la conseguenza di una scelta forte: l'animotigre è una cosa che si è, non una cosa che si ha. la santità net.futurista si vede nello sguardo e nel sorriso.
(4) che mi aiuti nelle mie battaglie; marinetti parlava della 'trappola della vulva' come la tipica patologia dell'uomo che cessa di essere sé stesso per contentare una donna che riuscirebbe a capirlo o che lo vuole tutto e solo per sé. una dritta per i molluschi: la donna tenta di cambiarvi per un solo motivo, per verificare che non ci riuscirà. se ci riesce, capisce quanto siete inutili molluschi e perderà interesse. deve credere in me, se non può aiutarmi, perché alcune battaglie vanno combattute da soli, aspetti con fiducia il ritorno dalla guerra.
(5) che combatta le sue battaglie assieme a me; se non ha nessun motivo per cui vivere e lottare, quanto può essere sciatta e inutile una persona? il minimo è che cerchi di migliorarsi ogni giorno, imparare nuove cose. ma se non ha mai lottato per qualcosa, come potrà capire questa mio frenetico desiderio di farlo? e io voglio esserle accanto e aiutarla se possibile, attenderla con fiducia se è una battaglia che deve combattere da sola.
(6) che sappia quello che vuole, tra le quali cose: io! sono stufo di sentire canzoni, racconti, vedere film che parlano di corteggiamenti infiniti, inizi e fini e riinizi e oggi ti voglio bene, domani non so. la mia donna sa quello che vuole. quello che vuole sono io. se non lo capisce nella fase in cui l'innamoramento corregge ogni difetto, cosa succederà durante la pericolosissima quotidianità del rapporto, la battaglia più grande, non solo per le coppie ma anche per i guerrieri, è proprio la calma piatta della pace e della normalità. se è no, addio.

rileggendo forse, si scoprirà che, nel terzo millennio, le stesse cose possono parimenti esser dette da una donna per un uomo.

a rigor di cronaca, voglio rendere omaggio a elisa santoni (nella foto) che ci rappresenterà alle olimpiadi, qui raffigurata in uno spot bellissimo che ne esalta e valorizza le doti estetica riflesso del suo carattere e personalità e che potete integralmente vedere qua http://www.freddy.it/SitePage.aspx?CATID=326