mercoledì 29 ottobre 2008

la fine

morte. silenzio. buio. notte. conclusione. termine.

ohhh. che brutto che senti che suono che terribile che sgomenta!!!
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V
!vigliacco! nella fine c'è l'inizio, l'eterno recupero, il movimento, la turbolenza attorno alla quale si attorciglia la vita l'eternità e la perfezione.

solo una cosa non ha fine: il nulla!
l'eterno perpetuarsi del nulla.
il nulla non cambia mai.
la massima aspirazione delle religioni

L A S T A S I
+ RIP + ++ + + + + + + + + RIP + + + + ++
+ + + + + + + + + ++RIP + RIP + ++ + + +

quando pensi a una cosa-qualunque-essasia
pensa all'inizio <--la cosa--> alla fine

se pensi all'oncologia la sua fine è la cura del cancro
SOGNA che l'oncologia un giorno finisca e un mare di primari
vada a fare il commesso al supermercato
SOGNALO perché anche loro non vedono l'ora

la fine della politica è l'anarchia
una società a cui non servono leggi
perché ognuno è rispettoso di sé stesso, degli altri e del tutto
anche gli uomini della politica
la notte nella loro cameretta
prima di chiudere gli occhi
si trastullano desiderosi al pensiero
che presto finiranno casalinghi ad aspettare
a casa le mogli che tardano al lavoro
è la cosa che più desiderano!

la fine dell'economia è il benessere
vedo gli sguardi persi di tanto in tanto
degli agenti di borsa
che segretamente SOGNANO di >finire<
il loro lavoro garantendo benessere a tutti

la fine del net.futurismo è l'uomo nuovo
quand'ancora è feto in grembo
IO ne SOGNO la fine
un mondo popolato di uomini nuovi
individui nuovi leggeri come la luce
forti come l'acciaio veloci come il pensiero
un solo spirito una sola mente
quel giorno noi andremo a vendere
caldarroste in piazza del popolo
la nostra FINE
ciò che desidero di più

lunedì 20 ottobre 2008

l'utilità delle macerie

roma è piena di macerie. l'italia è piena di macerie.
pazienza.
ormai ci siamo abituati. abitudine. tolleranza. adorazione.
l'adorazione delle macerie è una pratica che ci scandalizza. incomprensibile, se non si ricorre alla solita tecnica dell'irragionevole abitudine.
siamo pronti a dare un senso a questa inutile anticaglia che deturpa i paesaggi delle nostre belle città italiane. a cominciare dal colosseo, simbolo mondiale dell'ostinazione al sedersi al tramonto sulla sedia a dondolo con pipa e copertina sulle ginocchia ricordando, rimpiangendo, rimorsando.
pietra su pietra smonteremo queste antiche e inutili convinzioni. sasso dopo sasso impediremo ai nostri figli di perpetrare i nostri assonnati errori.
quello che serve ora per ammorbare turisti con stanchi ohh falsamente ammirati, sarà riassemblato e risagomato pezzo dopo pezzo per accogliere e trasformare la potenza del vento in energia al servizio dell'uomo, in possibilità di compiere nuovo e maggiore lavoro, in tutto.
come si vede nel manifesto della prima (non)mostra net.futurista, a fianco della pala eolica composta dal colosseo deframmentato, troneggia il concetto di arte alternativo che, attraverso al parallelo con energia alternativa, si arroga il diritto di regalare all'uomo nuovo il vero futuro, scrollandosi di dosso la mercificazione e l'omologazione dell'arte contemporanea fintavanguardia veraccademica.
quando l'uomo scoprì il fuoco era poco più che una scimmia. la tecnologia ha fatto passi titanici in avanti. sempre più velocemente. termodinamica, elettronica, meccanica quantistica. eppure queste scimmie ancora imperano con la loro imbecillità, ancora si brucerebbero i loro stessi arti pur di non rinnegare il passato. non è più tollerabile. le scimmie che adorano il fuoco non devono più guidare il destino dell'uomo, devono tornare al loro posto nei boschi, nella giungla o in uno zoo, se vogliono tentare di integrarsi.
che il colosseo sia solo un'inizio. riempiremo di trasduttori di energia ogni palazzo, ogni strada, ogni monte e ogni spiaggia. ci nutriremo di energia dalle girandole dei bambini. costruiremo spiagge di silicio nero nelle quali potremo finalmente davvero prendere il sole. giocheremo a calcio su campi fotovoltaici e riempiremo festosi e colorati palloncini di elio della fusione nucleare fredda.
ogni anno andremo tutti in pellegrinaggio a roma, nuova capitale d'italia, e ci inchineremo di fronte a urano, padre di tutte le ciclopiche torri eoliane, maestoso tempio di dieci chilometri di altezza le cui pale grondanti energia sfiorano le stelle; tempio dedicato al futuro dell'uomo, al futuro dell'energia, al futuro delle possibilità.

martedì 14 ottobre 2008

cRack, si gira!

è stato bello, cari amici net.futuristi cominciare questa avventura con voi. un po' triste, ma gradevole doverla finire prima di aver veramente cominciato.
ci ha mosso la necessità di mostrare al mondo le risposte al pantano in cui si sta(va) infilando. risposte semplici, messe lì, sotto agli occhi, eppure trascurate, ignorate.
l'avevamo detto che così non si poteva andare avanti e che bisognava attuare certe soluzioni per tempo. eravamo pronti a strillarlo e ad usare tutte le nostre doti artistiche, scientifiche, intellettuali e fisiche per farlo capire ai nostri fratelli italiani distratti o addormentati.
invece il cRack è arrivato antetempo. l'economia basata sul denaro, sul guadagno e la speculazione è crollata. come un castello di carte. una borsa dietro l'altra, in tutto il mondo!
ah, sì! ora cercano palliativi. soluzioni temporanee. ma non tarderà l'evidenza che l'unico modo per rimettere in piedi la nostra economia (tutta l'economia) è incentrandola sull'uomo. sull'individuo. un'economia antropocentrica. un'economia che serva alle necessità dell'uomo e della società. basta con la speculazione sul denaro. basta guadagnare senza lavorare, basta investire sul denaro l'investimento va fatto su beni e servizi. beni e servizi, non il denaro.
capiranno, tra due o forse tre tentativi di palliazione, che la soluzione è quella più ovvia e allora noi non serviremo più.
magari, nel frattempo, per sicurezza, restiamo ancora un po' qui a vedere come va a finire, semmai servisse una spintina nella direzione giusta.