lunedì 19 ottobre 2009

oggi ti do un comandamento nuovo

'si passa metà della vita a pianificare, e l'altra metà a sperare che qualcosa vada storto'.
è uno stupido e vecchio aforisma, ma contiene i due grossi mali del presentismo: prima di tutto l'abitudine, la vita preconfezionata, la mancanza del coraggio di mettersi in gioco, la mancanza di creatività. pianificare spesso significa 'impegnarsi a vivere una vita già vissuta'. annullando il più grande pregio di ogni uomo nuovo: l'essere novità. il secondo male è il pensiero che ciò che può sorprenderci nella vita, ciò che può renderla una sostanziale novità è altro-da-noi.
riflettere su queste cose significa capire il successo del superenalotto e tutto il gioco d'azzardo, dell'oroscopo e compagnia bella, delle religioni e loro verità assolute, del successo facile proposto dai mass media. significa capire che il presentista è concime su cui queste muffe crescono copiose.
quella vita che da sempre progetti, non è la tua vita. è la vita che un altro ha pensato per te. quella speranza che questo tuo falso desiderio non si realizzi, non è autolesionismo, è l'ultima speranza che hai di essere te stesso.
ecco, presentista, oggi ti do un comandamento nuovo: quel qualcosa che può rivoluzionare completamente la tua vita, che può farti sentire finalmente un uomo nuovo, che può farti diventare padrone di te stesso e del tuo futuro esiste ed è già tuo e affinché accada non devi fare nessuno sforzo. devi semplicemente smettere di fare degli sforzi affinché non accada.

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