lunedì 20 ottobre 2008

l'utilità delle macerie

roma è piena di macerie. l'italia è piena di macerie.
pazienza.
ormai ci siamo abituati. abitudine. tolleranza. adorazione.
l'adorazione delle macerie è una pratica che ci scandalizza. incomprensibile, se non si ricorre alla solita tecnica dell'irragionevole abitudine.
siamo pronti a dare un senso a questa inutile anticaglia che deturpa i paesaggi delle nostre belle città italiane. a cominciare dal colosseo, simbolo mondiale dell'ostinazione al sedersi al tramonto sulla sedia a dondolo con pipa e copertina sulle ginocchia ricordando, rimpiangendo, rimorsando.
pietra su pietra smonteremo queste antiche e inutili convinzioni. sasso dopo sasso impediremo ai nostri figli di perpetrare i nostri assonnati errori.
quello che serve ora per ammorbare turisti con stanchi ohh falsamente ammirati, sarà riassemblato e risagomato pezzo dopo pezzo per accogliere e trasformare la potenza del vento in energia al servizio dell'uomo, in possibilità di compiere nuovo e maggiore lavoro, in tutto.
come si vede nel manifesto della prima (non)mostra net.futurista, a fianco della pala eolica composta dal colosseo deframmentato, troneggia il concetto di arte alternativo che, attraverso al parallelo con energia alternativa, si arroga il diritto di regalare all'uomo nuovo il vero futuro, scrollandosi di dosso la mercificazione e l'omologazione dell'arte contemporanea fintavanguardia veraccademica.
quando l'uomo scoprì il fuoco era poco più che una scimmia. la tecnologia ha fatto passi titanici in avanti. sempre più velocemente. termodinamica, elettronica, meccanica quantistica. eppure queste scimmie ancora imperano con la loro imbecillità, ancora si brucerebbero i loro stessi arti pur di non rinnegare il passato. non è più tollerabile. le scimmie che adorano il fuoco non devono più guidare il destino dell'uomo, devono tornare al loro posto nei boschi, nella giungla o in uno zoo, se vogliono tentare di integrarsi.
che il colosseo sia solo un'inizio. riempiremo di trasduttori di energia ogni palazzo, ogni strada, ogni monte e ogni spiaggia. ci nutriremo di energia dalle girandole dei bambini. costruiremo spiagge di silicio nero nelle quali potremo finalmente davvero prendere il sole. giocheremo a calcio su campi fotovoltaici e riempiremo festosi e colorati palloncini di elio della fusione nucleare fredda.
ogni anno andremo tutti in pellegrinaggio a roma, nuova capitale d'italia, e ci inchineremo di fronte a urano, padre di tutte le ciclopiche torri eoliane, maestoso tempio di dieci chilometri di altezza le cui pale grondanti energia sfiorano le stelle; tempio dedicato al futuro dell'uomo, al futuro dell'energia, al futuro delle possibilità.

8 commenti:

Paolo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Antonio Saccoccio ha detto...

visionario. ma non fantascientifico.

intelligente visione di un futuro prossimo e ineludibile.

l'immagine di questa nostra prima mostranonmostra è l'immagine di un'arte alternativa che si fa beffe dell'adorazione del passato romano. Il Colosseo! Ancora il Colosseo!

E' straordinario. Lo sappiamo!
E' enorme. Lo sappiamo!
E' affascinante. Lo sappiamo!

Ma dopo averlo saputo, vogliamo liberarci di un'inutile adorazione?

Vogliamo costruire anche noi i nostri Colossei del Duemila?

Net.futurismo = concetto di arte alternativa.

Pezzi di Colosseo riutilizzati per pale di un moderno mulino?
Ben vengano!

ad futurum

Anonimo ha detto...

Permettetemi una critica da chi il futurismo lo ama e lo vuole vedere crescere, e che è pure felice di questa mostra non mostra.
Il Casal Bertone, legato a casa Pound, si ispira apertamente al fascismo e, per quanto ne so, è pure frequentato da parecchi individui(picchiatori per indole) che non hanno idea di cosa possa significare anche solo la parola futurismo. Io parto dal presupposto che il fascismo è passato, è vecchio e ammarcito. e qui vi dico, Casal Bertone Passatista.
Che ne pensate? E più che altro vorrei che mi chiariste i legami se esistono tra net futurismo e organizzazioni di questo tipo.
Non vorrei che finiste inconsapevolmente per fare usare il vostro movimento che non finirò mai di elogiare e apprezzare da chi in fondo vuol solo dire "siamo naziskin ma abbiamo fatto pure una mostra".

Antonio Saccoccio ha detto...

caro anonimo, ti chiarisco tutto in 2 parole, così sei più tranquillo (firmati la prox volta così almeno so chi sei):

1. noi non abbiamo legami ideologici nè con il fascismo nè con picchiatori di nessun tipo.

2. conosciamo alcuni ragazzi di Casal Bertone e sono ragazzi vitali e simpatici, che con noi si sono comportati sempre con correttezza e lealtà

3. il net.futurismo ha con il circolo futurista di Casal Bertone legami di amicizia e di vicinanza su alcuni temi legati ovviamente al futurismo. Nei rapporti che abbiamo avuto con loro non abbiamo notato mai episodi di violenza e di intolleranza di nessun tipo.

4. l'evento mostranonmostra di dicembre è uno dei tanti eventi net.futuristi. A dicembre lo faremo presso il circolo futurista perchè loro ci hanno invitato. Ma in futuro lo riproporremo in tutte le sedi che ci ospiteranno garantendoci la libertà espressiva che ci hanno garantito i ragazzi del circolo futurista romano. Non è nostra intenzione - e questo se ci segui lo sai bene - riproporre alcuna barriera ideologica di vecchio stampo.

Spero di averti chiarito ogni dubbio e di averti tranquillizato. Puoi dirci ora chi sei? ;)

Giovanni Getto ha detto...

@anonimo
mi sembra che antonio abbia già chiarito.
uno sforzo immane che stiamo cercando di fare è quello di cercare di superare la dicotomia destra/sinistra che ci sembra oggi giorno non guidata da pulsioni ideologiche, ma da piccolezze umane. così come ogni altra divisione. sappiamo bene che lo sforzo più difficile sarà quello di separare il termine netfuturista dai legami dell'immaginario storico dei nostri predecessori, ma siamo pronti a farlo. vogliamo che siano le nostre idee a parlare per noi. sia a destra. sia a sinistra. fino a che un giorno non ci sarà più questa stupida divisione e la gente sarà tutta net.futurista!
picchiare. violenza... non sono cose che fanno per noi. noi siamo armati e pronti a combattere, ma già da decenni l'uomo ha capito che la battaglia più difficile e impegnativa si combatte a suon di idee, ragionamenti e parole. le bestie ancora difendono il loro territorio a suon di cornate. la passione suonerà nelle nostre opere d'arte, la velocità nelle parole, e la potenza nelle idee. questa è la lotta alla quale non ci sottraiamo, questo è il futurismo del terzo millennio. è così che sappiamo di avere già vinto, rimane solo il tempo che i nostri detrattori se ne accorgano.

mai sentito dire di casalbertone picchiatori e, anzi, il fatto che abbiano scelto di ospitare una mostra d'arte d'avanguardia mi fa pensare piuttosto a persone illuminate.

ed infine, per rispondere alla tua domanda, il futurismo è passato, il fascismo è passato, la violenza è passata. non solo non vogliamo avere niente a che fare con persone che predicano qualunque cosa (anche idee net.futuriste) con la violenza, ma nemmeno con chi questa violenza la esercita in maniera subdola o coercitiva. noi vogliamo LIBERARE L'UOMO NUOVO, non mettergli un diverso tipo di manette.

mi auguro tu stia confondendo episodi individuali, o addirittura solo leggendari con la linea di un gruppo che fino ad ora si è solo dimostrato ragionevole, disponibile, aperto e collaborativo.

Anonimo ha detto...

Chiarissimo, le vostre intenzioni sono chiare dai vostri scritti anche precedenti al mio intervento.
Mi fido della vostra impressione sul Casal anche se rimango ancora perplesso dagli slogan proposti nel sito del circolo ("nel dubbio mena", "Casa Pound" e il "siamo gli eredi dei futuristi fascisti").
I vostri due interventi sono stati comunque esaurienti sul vostro conto, visto che già vi seguivo e vi ammiravo non poco, non volevo una delusione e non l'ho ricevuta. Avete idee ben chiare che condivido pienamente.

Leo

Anonimo ha detto...

Aggiungo che appena posso e distanze permettendo tenterò di venire ad uno dei vostri eventi, cosa che covo da parecchio.


Leo

Giovanni Getto ha detto...

bene, leo! sono contento di aver sciolto il nodo. guarda, il manifesto, le idee sono l'unica cosa che veramente possediamo. non abbiamo soldi, non abbiamo fama, non abbiamo gloria. nulla da guadagnare, nulla da perdere. abbiamo solo delle idee da difendere, anzi... con le quali attaccare! per questo non siamo corruttibili, né disposti a scendere a compromessi.

continua a seguirci allora. una volta testata a roma la mo.no.mo, cercheremo di portarla in giro il più possibile in giro per l'italia il prossimo 2009, integrandola mano a mano con le nuove creAzioni.

altre cose bollono in pentola, ma ancora troppo presto per anticiparle. noi non ci stanchiamo mai!